In un precedente post vi ho promesso che avrei parlato di leggende maremmane, di storie al limite del vero o di romantiche fantasie popolari. Ma prima ancora di raccontarvene una desidero creare ancora un po’ di suspense. Per voi che amate i misteri, i luoghi che confondo gli animi e donano quel senso di vertigine che solo strutture di inspiegabile fattura, culti passati, divinità arcaiche, dubbi archeologici possono infondere, le Via Cave sono il giusto luogo.
[caption id="attachment_8662" align="alignleft" width="300"] Il borgo medievale di Pitigliano[/caption]A non molti chilometri dal nostro agriturismo Maremma “Magnaboschi”, verso l’interno, in un’area compresa tra Sovana, Sorano e Pitigliano, tre piccoli borghi in Maremma, non molto distanti dal confine con Umbria e Lazio, possiamo trovare uno dei più interessanti e controversi siti archeologici d’Italia: Il “Parco Città del Tufo”.
Nonostante la ricerca effettuata da più di uno studioso, le scoperte di nuovi reperti ed insediamenti, l’utilizzo di tecniche d’indagine sempre più raffinate, ancora oggi è impossibile comprendere non solo le motivazioni e l’utilizzo di queste incredibili strade (se di strade si trattava) ma addirittura l’epoca ed il popolo che le ha costruite.
Questi affascinanti percorsi viari scavati a cielo aperto nelle colline di tufo non hanno raffronti in altre civiltà del mondo antico. Per questo sono state fatte numerose ipotesi sulla loro reale funzione: canali per convogliare le acque piovane dai pianori alle valli, semplici vie di comunicazione, passaggi strategici studiati contro i nemici, sentieri cerimoniali e così via…
[caption id="attachment_8661" align="alignright" width="300"] Una tipica Via Cava[/caption]All’interno del Parco Archeologico Città del Tufo, le Vie Cave di Sorano e Sovana ci conducono attraverso percorsi immersi in una varietà di paesaggio unica, di una bellezza naturale che si è allungata fin lì nel corso dei secoli. Camminare nelle “tagliate”, tra pareti di tufo alte anche più di venti metri, è un’emozione impossibile da descrivere.
Ci sarebbe veramente molto da raccontare su questi luoghi affascinanti, delle ipotesi della loro origine, delle epoche in cui sono stati costruiti, dei metodi utilizzato per la loro costruzione ma la cosa migliore è andare a vivere di persona l’esperienza di immergersi in quegli anfratti oscuri, in quelle linee immerse nella roccia, tra felci e tufi immaginando di vivere in un’ epoca in cui la divinità più celebrata e amata dagli Etruschi era la Terra Madre, motivo che ci fa credere che le Vie Cave nascessero anche dall’esigenza religiosa di attraversare la terra per ottenerne un contatto diretto.
Agriturismo Maremma “Magnaboschi”. Una mistica passeggiata nel tufo.
Uno dei percorsi più suggestivi che offre molti spunti interessanti è quello che parte dal borgo medievale di Pitigliano per raggiungere, attraverso le vie Cave la piccola e meravigliosa Sovana.
Dopo aver attraversato in discesa il centro di Pitigliano, percorriamo la Via Aldobrandeschi fino ad arrivare alla Porta di Sovana. La attraversiamo e dopo una bella scalinata abbandoniamo il paese fino ad arrivare all’ inizio di due vie cave parallele. Scegliamo quella di destra: la vi cava di “Poggio Cani”.
[caption id="attachment_8663" align="alignleft" width="300"] Sovana – La Rocca Aldobrandesca[/caption]Arrivati alla fine del percorso immerso nella storia ci troveremo ad incrociare di nuovo la modernità, ma solo per pochi metri, sulla strada provinciale. Dopo aver attraversato il ponte sul Lente, sulla sinistra, vedremo delle indicazioni per un sentiero che sale nel bosco. Questa è la via cava “dell’ Annunziata”, profonda, suggestiva come non mai con le sue pareti alte più di 25 metri , che ci porterà fino alla sommità di un colle che affianca Pitigliano. Risaliamo quindi il bosco, sempre seguendo la via cava fino ad arrivare ad una strada sterrata con delle indicazioni per un agriturismo. Al termine di quella strada incontreremo un bivio che indica a sinistra la via Cava “Pian dei Conati”. Prima di arrivarci dobbiamo attraversare un leggero altipiano che porta lo stesso nome. Ad un certo punto incontreremo una diramazione che permette tre percorsi. Dobbiamo svoltare a sinistra. Attenti al panorama, non vi dico niente ma ne vale veramente la pena! Da qui proseguiamo camminando sul tufo fino ad imboccare la via cava. Anche questo sentiero etrusco si snoda all’ombra del bosco e tra le pareti tufacee, andando prima in discesa fino ad attraversare un torrente per poi risalire verso sinistra ed arrivare su un spazio erboso. Qui incontriamo un secondo corso d’acqua, lo superiamo tramite il ponticello, e proseguiamo ancora verso sinistra dove sono presenti le indicazioni per la via cava. Continuiamo la leggera salita fino a trovare i resti di una vecchia cinta muraria nei pressi della quale oltrepassiamo un cancellino. L’ultima parte è un breve tratto in salita su di una carrabile che ci porta all’ imbocco di una strada asfaltata. A questo punto siamo veramente tornati nel 2000, andiamo incontro ad un campo sportivo risaliamo fino ad arrivare alla Rocca Aldobrandesca, alle porte di Sovana. Vale la pena oltrepassarla e visitare il piccolo Borgo Medievale.
In primavera, magari a Pasqua, esistono molti motivi per venire a godersi alcuni giorni di vacanza nella nostra terra. Le vie Cave, come gli innumerevoli altri percorsi archeologici o naturalistici che possiamo trovare in Maremma vi arricchiranno.
Venite a trovarci nel nostro agriturismo Maremma Magnaboscghi.
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